L’Estradiolo sembra avere un effetto anti-aterosclerotico quando somministrato alle donne nella prima fase del postmenopausa
La terapia con Estradiolo orale ha rallentato la progressione dell'aterosclerosi subclinica, quando avviato nella fase precoce della menopausa, ma non quando iniziata nella fase tardiva del postmenopausa.
Lo studio, denominato ELITE ( Early versus Late Intervention Trial with Estradiol ), ha studiato gli effetti anti-aterosclerotici della terapia ormonale sostitutiva ( HRT ) in relazione al tempo di inizio della menopausa.
I partecipanti sono stati stratificati in post-menopausa precoce e tardiva e hanno ricevuto la terapia ormonale sostitutiva con Estradiolo e gel vaginale di Progesterone oppure placebo.
Dopo una media di 5 anni, l'effetto dell’Estradiolo, con o senza il Progesterone, ha portato a una differenza significativa nello spessore intima-media carotideo ( CIMT ) tra i gruppi terapia di sostituzione ormonale e placebo nello strato precoce del post-menopausa.
La tomografia computerizzata cardiaca è stata impiegata per valutare l'aterosclerosi coronarica, ma nessuna differenza significativa di gruppo è stata trovata nello strato tardivo del post-menopausa.
Questo studio era sufficientemente dimensionato per rilevare una variazione attesa predeterminata nello spessore CIMT e per rilevare le interazioni tra il gruppo di studio e lo strato nel post-menopausa.
Una limitazione è rappresentata dalla mancanza di confronto diretto tra le donne che non avevano l’utero e, pertanto, non avevano ricevuto il gel vaginale a base di Progesterone oppure placebo.
Lo studio in singolo Centro, in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo, ha arruolato donne in post-menopausa senza evidenza di malattia cardiovascolare, che sono state stratificate in post-menopausa precoce ( inferiore a 6 anni ) o in post-menopausa tardiva ( 10 o più anni ).
Le partecipanti sono state assegnate in modo casuale a ricevere per via orale 17-beta-Estradiolo ( 1 mg al giorno ) e il gel vaginale al 4% di Progesterone oppure placebo e gel placebo.
L'esito primario era il tasso di variazione dello spessore intima-media della carotide misurato mediante ultrasonografia ad alta risoluzione.
Gli endpoint secondari erano la misura della capacità cognitiva e la misurazione del grado di aterosclerosi coronarica mediante tomografia coronarica cardiaca.
Il tasso medio di variazione dello spessore intima-media carotidea per lo strato di post-menopausa precoce: placebo 0.0078 mm ( 95% [ IC ], 0.0060-0.0096 mm ) versus Estradiolo 0.0044 mm ( 95% [ IC ], 0.0026-0.0061 mm ), p=0.008.
Il tasso medio di variazione CIMT per lo strato post-menopausa tardiva: placebo 0.0078 mm ( 95% [ IC ], 0.0060-0.0096 mm ) versus Estradiolo 0.0044 mm ( 95% [ IC ], 0.0026-0.0061 mm ), p=0.008.
Nessuna differenza significativa tra i due gruppi è stata trovata tra le donne negli strati post-menopausa precoce e tardiva in misure di tomografia computerizzata cardiaca della aterosclerosi coronarica tra il gruppo placebo e il gruppo Estradiolo. ( Xagena2016 )
Fonte: The New England Journal of Medicine, 2016
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